20 / 06 / 2022
Stefano Patelli
Green Deal , Economia Circolare , sostenibilità
Gli europarlamentari si sono riuniti per discutere e votare riguardo alle misure del pacchetto “Fit for 55”, il quale prevede di ridurre le emissioni europee del 55% entro il 2030.
Il pacchetto fa parte del più ampio piano denominato Green Deal, che mira invece a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, fornendo indicazioni e misure per ridurre raggiungere tale obiettivo.
Di seguito spiegheremo quali sono gli obiettivi del Green Deal Europeo, i settori interessati e le principali iniziative che verranno messe in atto nei prossimi anni.
Il problema relativo alle emissioni e alla salute del pianeta ha acquisito notevole importanza negli ultimi decenni, grazie a campagne di informazione scientifica.
Risulta sempre più evidente la necessità di mettere in atto misure per diminuire l’impatto delle attività umane sul pianeta, anche per recuperare il tempo perso e trovare soluzioni per salvaguardare l’ambiente senza avere un impatto sull’economia.
L’Unione Europea ha per questo scelto di creare un insieme di misure ambiziose per rallentare l’impatto del cambiamento climatico, riassunte all’interno del Green Deal Europeo, approvate dalla commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen.
Il futuro dell’Europa, sia a livello ambientale che economico, dipende dallo stato di salute del pianeta. Il Green Deal ha proprio l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, secondo le linee guida definite nell’accordo di Parigi.
Il piano mira inoltre a rendere l’Unione Europea una società “giusta e prosperosa”, con un’economia moderna, efficiente ed equilibrata a livello sociale, in grado di rispondere alle esigenze della società e delle aziende ma rispettando il pianeta e minimizzando lo sfruttamento di risorse naturali.
Questo progetto di transizione verde ha comunque l’obiettivo di mantenere la competitività che caratterizza l’economia e si svilupperà attraverso una serie di iniziative strategiche per raggiungere la neutralità climatica.
In particolare le azioni riguardano una serie di settori più o meno connessi tra loro, tra cui: clima e ambiente, energia, trasporti, industria, agricoltura e finanza sostenibile.
Il Green Deal Europeo ha avuto avvio nel 2019 a seguito della riunione del consiglio europeo, da cui è stato evidenziato come la transizione verso un’economia verde, anche se inizialmente potrebbe essere difficoltosa per le imprese e i cittadini, porterà notevoli vantaggi e nuove opportunità in termini di crescita economica, nuovi modelli di business, sviluppo tecnologico, nuovi mercati e di conseguenza nuovi posti di lavoro.
Come abbiamo anticipato l’obiettivo principale del Green Deal Europeo è quello di trasformare l’UE in un’economia prospera, moderna e sostenibile. Ciò si traduce in un obiettivo tangibile: generare zero emissioni nette di gas serra, sviluppando un modello economico dissociato dall’uso di risorse che producono tali emissioni.
Gli obiettivi primari del Green Deal Europeo sono stati pubblicati nella Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, l’11 Dicembre 2019.
In questa data è stata fornita una tabella di marcia iniziale composta da politiche e misure necessarie per attuare il Green Deal Europeo. Queste linee guida verranno poi aggiornate in base alle nuove necessità che si presenteranno.
Gli elementi fondanti del Green Deal Europeo sono i seguenti:
Questi elementi si traducono in una serie di azioni attuative per raggiungere gli obiettivi delineati precedentemente. La tabella che riassume tali misure è disponibile sul portale della commissione europea al seguente link:
L’obiettivo principale del Green Deal Europeo è quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Entro il 2030 le emissioni di gas serra dovranno diminuire almeno del 50/55% rispetto a quelle del 1990, come visto nel piano Fit for 55.
Queste iniziative si concretizzeranno in una “legge per il clima” europea, la quale ha lo scopo di stabilire in modo chiaro le condizioni per raggiungere la transizione verde in modo efficace e allineare le politiche interne dei vari stati per un obiettivo comune. Le riforme strategiche contribuiranno inoltre ad ottenere un’efficace fissazione del prezzo del carbonio, incoraggiando aziende e consumatori a modificare le proprie abitudini.
Le riforme strategiche contribuiranno inoltre ad ottenere un’efficace fissazione del prezzo del carbonio, incoraggiando aziende e consumatori a modificare le proprie abitudini.
Verrà perciò proposto un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere nel Green Deal Europeo, garantendo che il prezzo delle importazioni tenga conto in modo più accurato del loro tenore di carbonio.
La decarbonizzazione a livello energetico è un passo fondamentale per conseguire gli obiettivi stabiliti nei tempi pianificati.
Sarà necessario perciò produrre energia in modo efficiente affidandosi alle fonti rinnovabili su larga scala ed eliminando carbone e gas, come illustrato nel Green Deal Europeo.
Tale obiettivo va raggiunto garantendo che i prezzi dell’energia rimangano accessibili ad aziende e consumatori. Le misure mirano infatti a coinvolgere sia cittadini che privati nel percorso di transizione energetica, mettendo in evidenza gli enormi benefici che possono essere apportati.
Gli stati membri devono inoltre presentare i propri piani nazionali per l’energia e il clima.
Per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni del Green Deal Europeo entro il 2050 è necessario che l’industria venga mobilitata e collabori in modo proattivo.
Il processo di transizione dovrebbe infatti essere visto dalle aziende come un’opportunità per espandere la propria attività economica, sviluppando nuove tecnologie e creando nuovi mercati.
Questo porterà di conseguenza alla creazione di nuovi posti di lavoro e la necessità di sviluppare nuove competenze e skills.
La decarbonizzazione delle aziende riguarderà soprattutto i settori ad alta intensità energetica come le industrie dell’acciaio, dei prodotti chimici e del cemento e quelli ad alta intensità di risorse come l’edilizia, l’elettronica, il tessile e le materie plastiche.
Anche le informazioni indicate sui prodotti dovranno essere affidabili, riducendo il rischio di green washing (strategia di marketing fuorviante).
Queste politiche sostenibili, illustrate nel Green Deal Europeo contribuiranno anche a ridurre la quantità di rifiuti prodotta ogni anno, minimizzando l’impatto sull’ambiente.
Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 sarà fondamentale ridurre drasticamente le emissioni prodotte dai trasporti stradali, ferroviari, aereo e marittimo, in ottica Economia Circolare.
I trasporti sono infatti responsabili di un quarto delle emissioni totali di gas serra. Gli stati membri dell’Unione Europea dovranno fornire ai consumatori alternative maggiormente economiche ed accessibili e quindi adottare strategie per una mobilità intelligente e sostenibile
La strategia “dal produttore al consumatore” contribuirà a raggiungere l’obiettivo di un’economia circolare a livello europeo, in particolare riducendo l’impatto ambientale dei settori della trasformazione alimentare e del commercio al dettaglio.
Le aree di intervento riguarderanno i trasporti, lo stoccaggio, l’imballaggio e i rifiuti alimentari.
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La strategia mira inoltre a stimolare il consumo di alimenti sani e sostenibili, rendendo tali prodotti accessibili anche in termini di prezzo.
Questa strategia del Green Deal Europeo mira invece ad individuare misure specifiche e traguardi raggiungibili per salvaguardare la biodiversità e gli ecosistemi. Un esempio di misura sarà l’estensione della copertura di aree terrestre e marittime ricche di biodiversità.
Altro punto importante riguarda il ripristino delle aree forestali e boschive europee, che contribuiranno ulteriormente all’assorbimento di anidride carbonica.
Tutti gli stati membri dovrebbero impegnarsi nel salvaguardare e ripristinare il capitale naturale europeo.
Questo punto riguarda la creazione di un ambiente privo di sostanze tossiche riducendo in maniera incisiva l’inquinamento.
La Commissione Europea adotterà perciò un piano per minimizzare l’inquinamento di aria, suolo e acqua.
La Commissione Europea proporrà un piano per ottenere una transizione “giusta”, dando a chiunque gli stessi strumenti e le stesse possibilità per raggiungere gli obiettivi citati.
Per questo motivo verranno introdotti una serie di fondi di finanziamento e investimenti per ridurre l’impatto ambientale sul pianeta.
I bilanci nazionali saranno di fondamentale importanza e un maggior utilizzo di strumenti di bilancio verde permetterà di riorientare gli investimenti e i consumi verso le priorità indicate dal Green Deal Europeo.
Tali strumenti serviranno a stimolare la ricerca e l’innovazione nel campo della green economy e forniranno una leva per formare ed istruire i cittadini e il personale aziendale.
Un ulteriore obiettivo dell’Unione Europea è quello di diventare un punto di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda la transizione ecologica, il clima e la biodiversità grazie al Green Deal Europeo.
Sarà così possibile guidare i negoziati internazionali e cooperare con gli stati membri per invitare i partner ad agire e garantire il controllo delle azioni intraprese.
Queste azioni saranno ufficializzate con la pubblicazione di un patto europeo per il clima, il quale sarà uno dei pilastri fondanti della nuova economia europea.
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