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Progetto sostenibilità: finanziarlo con la finanza agevolata


PUBBLICATO IL

12 / 09 / 2023


AUTORE

Massimo Zanardini


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green economy , Green Deal , sostenibilità


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Progetto sostenibilità: finanziarlo con la finanza agevolata

Tempo di lettura: 2 min


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Il progetto sostenibilità, inteso come percorso di medio lungo periodo che prevede l'adozione di tecnologie, procedure, prassi e metodologie per migliorare il posizionamento delle aziende nei confronti dei propri stakeholder sui temi ambientali e socio-economici con riferimento ai target dell'agenda ONU 2030, trova ampio spazio in numerosi strumenti di finanza agevolata.


Progetto sostenibilità: le agevolazioni disponibili

Giusto per fare un esempio, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brescia propone “Contributi alle MPMI bresciane per l'acquisizione di servizi e consulenze specialistiche in tema di sostenibilità ambientale”, grazie a cui ottenere un contributo a fondo perduto fino a 5.000€ per l'acquisizione di servizi e di consulenze specialistiche in tema di progetto sostenibilità ambientale.

Se, da un lato, le aziende possono “scovare” bandi, voucher e altri strumenti agevolati proposti da enti camerali e regioni per agevolare ogni singolo progetto sostenibilità, dall'altro lato manca uno strumento che sia specificatamente e totalmente dedicato alla sostenibilità a tutto tondo come descritta in precedenza.

I supporti camerali e regionali possono essere utili per le imprese per far fronte a spese inerenti a singoli step del percorso di sostenibilità, ma non sono sicuramente sufficienti a coprire le attività complessive della roadmap.

A supporto di un percorso ampio sulla sostenibilità, vengono in aiuto delle imprese due ulteriori strumenti che, opportunamente combinati in una roadmap di lavoro, possono concretamente dare ulteriore slancio alle iniziative aziendali.

Abbiamo già accennato a come, entro la fine dell'anno, è attesa la nuova edizione del piano Transizione 4.0 che diverrà 5.0, grazie all'inclusione di elementi di innovazione sostenibile oltre che digitale delle imprese.

Non sono note ancora le modalità con cui questo allargamento avverrà, ma si auspica che non vengano stravolti i punti di forza che hanno reso il piano 4.0 una delle misure agevolative nazionali più di successo (da Industria del 2017 a Transizione): automatismo degli incentivi e ampia platea interessata.


Voucher consulenza innovazione: il ritorno dell'Innovation Manager per il progetto sostenibilità

Oltre a quanto sopra, si ritiene che le organizzazioni interessate a chiedere una consulenza forte sui temi della sostenibilità potranno trovare appoggio nella seconda edizione del Voucher per consulenza in innovazione del MIMIT (ex MISE).

Le imprese già a partire da settembre 2023, possono richiedere l'intervento di un Innovation Manager iscritto all'elenco MIMIT dei manager qualificati e delle società di consulenza abilitati allo svolgimento degli incarichi manageriali con l'obiettivo di sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI.

In che modo questo strumento si confà ad un progetto sostenibilità?

Il legame tra transizione digitale e transizione green e sostenibile è indissolubile: l'adozione e l'implementazione di tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 devono consentire di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell'impresa in ottica sostenibile, al fine di indirizzare il tessuto industriale verso i target SDGs ONU e del Green Deal Europeo, anche tramite il pacchetto Fit for 55.

In questa accezione, le spese ammissibili al voucher, ovvero quelle inerenti alle prestazioni di consulenza specialistica rese da un Innovation Manager qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, possono essere riferite alle modalità con cui le soluzioni digitali quali strumenti di analisi dati, stampanti 3D, nuovi software per l'integrazione digitale dei processi, dispositivi interconnessi ed oggetti intelligenti del paradigma IoT, consentono all'impresa di implementare nuove strategie sostenibili.

L'implementazione di un sistema di controllo dei processi aziendali per mezzo di misuratori intelligenti, macchinari interconnessi, possono avere finalità di monitoraggio dei consumi energetici e di acqua per la riduzione degli sprechi in azienda.

L'utilizzo di stampanti 3D per alcune produzioni può avere finalità di riduzione del materiale di scarto e sfrido delle lavorazioni tradizionali.

Lo sviluppo di piattaforme software per la raccolta dati da diverse ed eterogenee fonti può portare, infine, alla creazione di dashboard di KPI con cui assicurare una trasparente e solida rappresentazione dei risultati raggiunti in merito a metriche presenti nel Bilancio di sostenibilità.

Il ruolo del Manager dell'innovazione dovrebbe essere quello di coniugare le due transizioni, ovvero quella digitale con quella sostenibile, supportando le imprese nel definire quali soluzioni tecnologiche possano essere impiegate per finalità tecnico produttive ed economiche, ma assicurino al contempo benefici e ricadute positive in termini socio-ambientali per le comunità interessate e coinvolte.

Un ruolo certamente non facile e più complesso se paragonato con la sola finalità di digitalizzazione delle imprese, ma che rappresenta l'unica chiave di volta per riportare sui binari corretti il nostro sistema industriale ed economico in generale che, per diversi dei target dell'agenda ONU 2030, risulta ancora lontano dal loro raggiungimento.



Questo articolo è l'ultima parte di una serie di quattro articoli, leggi qui i primi tre articoli: "Sostenibilità: cosa è e come si declina per le PMI?", "Sostenibilità e tecnologia: si parla di Industria 5.0" e "CSRD: il nuovo standard per la sostenibilità".


Massimo Zanardini

Massimo Zanardini

Consulente 4.0 & Specialista ESG

La transizione digitale e sostenibile delle imprese passa attraverso numerosi step, da pianificare accuratamente dal punto di vista tecnologico, gestionale e formativo.

Accompagnare le imprese in questo percorso richiede capacità tecniche, manageriali ed economico-finanziarie con cui gestire le numerose leve a disposizione per raggiungere obiettivi di transizione green e sostenibile per mezzo anche di nuove tecnologie abilitanti software e macchinari evoluti, prevedendo percorsi di consulenza e formazione appositi con cui sviluppare internamente alle aziende le competenze necessarie per il raggiungimento e mantenimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'agenda ONU 2030.

Io mi occupo di questo: aiuto le imprese, di ogni settore e dimensione, a pianificare percorso di evoluzione sostenibile ed investimenti in tecnologie 4.0, allineando i processi aziendali e supportando la crescita delle professionalità aziendali anche attraverso fonti di finanziamento ordinarie e agevolate.




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