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Mantenere i requisiti industria 4.0: quali sono e come adempiere a verifiche e controlli

Cosa sono i requisiti industria 4.0?


L'avvento di Industria 4.0 ha portato con sé una trasformazione radicale nei processi produttivi, con un'enfasi crescente sulla vantaggi della digitalizzazione e sull'integrazione delle tecnologie avanzate. In questo contesto, in Italia sono stati introdotte diverse misure per agevolare l'acquisto di beni strumentali di tipo 4.0.

Questi beni, che abbracciano l'Internet delle cose (IoT), l'intelligenza artificiale (IA), la robotica e altre tecnologie emergenti, offrono numerosi vantaggi competitivi.

È fondamentale però, per continuare a beneficiare di queste agevolazioni, implementare strategie al fine di mantenere i requisiti industria 4.0.



Perchè è necessario mantenere i requisiti industria 4.0?


Se i beni strumentali 4.0, sia periziati che non, dopo la concessione del contributo non risultano più aderenti alla normativa originale il contributo può essere soggetto ad una re-determinazione dell'agevolazione da parte dell'agenzia delle entrate.

Nel caso invece di irregolarità nella dichiarazione del beneficio 4.0 si potrebbe incorrere in gravi sanzioni (anche di natura penale).



Quali sono i requisiti 4.0?: i 7 requisiti industria 4.0

I requisiti Industria 4.0 devono essere obbligatoriamente almeno 7 o, come definiti dalla normativa 5 obbligatori più 2 di 3. I beni strumentali, per permettere l'accesso al credito d'imposta.


i 5 requisiti obbligatori sono:

  1. Controllo con sistemi computerizzati: il bene strumentale deve avere un sistema di controllo e gestione automatizzata. Dal 2010 tutti i macchinari industriali sono macchinari CNC o sistemi automatici PLC e sono quindi aderenti a questo requisito.
  2. Interconnessione: l'azienda deve essere dotata di un sistema informatico per la gestione dei dati di fabbrica, come un sistema MES integrato con il gestionale e le macchine CNC o PLC. Questo sistema di interconnessione non può essere in sola lettura: la comunicazione deve essere bilaterale, dalle macchine ai sistemi informatici aziendali e dai sistemi informatici aziendali alle macchine.
  3. Integrazione con il sistema logistico: questo requisito richiede che il bene strumentale, anche tramite gli stessi strumenti utilizzati nell'interconnessione, deve essere integrato nel sistema logistico del flusso produttivo o con l'eventuale catena di fornitura esterna.
  4. Esperienza utente: l'interfaccia tra uomo e macchina deve essere semplice e intuitiva, ovvero l'esperienza degli operatori che utilizzano i sistemi deve essere semplice da imparare e utilizzare, così da migliorare il lavoro quotidiano.
  5. Sicurezza, salute e igiene sul lavoro: i beni strumentali devono essere conformi alle normative di sicurezza, tutti i produttori certificano i propri beni strumentali in vendita per le specifiche norme di cui parla la normativa 4.0.

Requisiti ulteriori 2 di 3

I beni strumentali devono inoltre avere due dei “requisiti ulteriori” definiti dalla normativa:

  1. Sistemi di telemanutenzione, telediagnosi e/o controllo remoto: il bene strumentale deve possedere un sistema di manutenzione da remoto e/o in automatico (telemanutenzione) o un sistema di diagnosi da remoto (telediagnosi) oppure un sistema di controllo da remoto (monitoraggio di macchine/impianti);
  2. Monitoraggio delle condizioni di lavoro: il bene strumentale deve poter monitorare le condizioni e/o i parametri di processo e l'eventuale arresto del progetto nel caso di anomalie rilevate;
  3. Modellazione e/o simulazione del comportamento: il bene strumentale deve avere la possibilità di avere un modello virtuale o digitale del comportamento della macchina fisica (digital twin) al fine di analizzarne i comportamenti.

Una volta ottenuto il beneficio 4.0 cosa serve fare?

Molte imprese, dopo aver ottenuto i benefici iniziali, possono trovarsi di fronte alla situazione di trascurare la conformità continua ai requisiti richiesti per i beni agevolati 4.0.

Mantenere i requisiti industria 4.0 significa anche essere in continua adesione con tutte le normative: un bene 4.0 che beneficia di agevolazioni Transizione 4.0 deve rimanere in Italia per tutto il periodo durante il cui l'impresa sta beneficiando del contributo.

Nello stesso modo non può essere venduto o ceduto, anche in Italia, unica eccezione che sia spostato in uno stabilimento della stessa impresa, sempre italiano e che le perizie siano conseguentemente aggiornate.

Questi sono solo alcuni dei casi in cui è fondamentale mantenere i requisiti industria 4.0, pena la perdita dei vantaggi contributivi esistenti (anche già ricevuti). Serve insomma dimostrare quelli che sono i reali vantaggi della digitalizzazione di Industria 4.0


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Ecco come mantenere i requisiti industria 4.0

Il credito d'imposta per beni strumentali 4.0 è un incentivo fiscale che agevola le imprese nell'acquisto di beni tecnologici avanzati, promuovendo l'innovazione e la competitività. L'agevolazione, disciplinata dalla Legge di Bilancio sin dal 2017, ha consentito alle aziende sul territorio nazionale di detrarre una percentuale dei costi sostenuti per l'acquisto di beni strumentali 4.0, quali macchinari e software ricompresi in due elenchi contenenti i criteri che i beni dovevano avere per ottenere l'accesso al credito.

L'adozione dell'Industria 4.0 nell'industria ha portato a diversi risultati positivi non solo quelli economici:

  • Efficienza Operativa: L'integrazione di tecnologie avanzate come l'Internet delle cose (IoT), l'intelligenza artificiale e l'analisi dei dati ha migliorato l'efficienza operativa, ottimizzando la produzione e riducendo i tempi di inattività.
  • Produzione Personalizzata: Le tecnologie 4.0 consentono una produzione più flessibile e personalizzata, adattandosi meglio alle esigenze dei clienti e migliorando la soddisfazione del cliente.
  • Manutenzione Predittiva: La manutenzione basata sui dati e la manutenzione predittiva hanno ridotto i costi di manutenzione e aumentato la disponibilità degli impianti, grazie al monitoraggio continuo delle condizioni delle attrezzature.
  • Riduzione degli sprechi: L'analisi dei dati lungo la catena di produzione ha permesso di ottimizzare i processi, riducendo gli sprechi di materiali e l'impatto ambientale complessivo.
  • Miglioramento della Qualità: Il monitoraggio e il controllo in tempo reale contribuiscono a garantire una maggiore precisione nella produzione, riducendo gli errori e migliorando la qualità dei prodotti.
  • Competitività Globale: L'adozione dell'Industria 4.0 ha reso le imprese più competitive a livello globale, consentendo loro di stare al passo con le sfide tecnologiche e di mantenere un vantaggio competitivo.
  • Sviluppo di Nuovi Modelli di Business: Le nuove tecnologie hanno aperto opportunità per lo sviluppo di modelli di business innovativi, come servizi connessi e contratti basati sul risultato.

In sintesi, l'Industria 4.0 ha contribuito a trasformare il panorama industriale, migliorando l'efficienza, la flessibilità e la competitività delle imprese.

Non è solamente sufficiente l'acquisto del bene e la sua messa in funzione per poter usufruire dell'agevolazione i suddetti beni infatti devono mantenere i requisiti industria 4.0 di cui sopra.

È corretto precisare che la perizia da parte di un soggetto terzo è obbligatoria unicamente se il bene ha un valore superiore a 300.000 euro, mentre per beni d'importo inferiore può essere sufficiente un'autocertificazione da parte del Legale Rappresentante che attesti la conformità alla norma di Legge e fissi lo stato di fatto al momento della realizzazione dell'investimento.

Occorrerà però nel tempo garantire di mantenere i requisiti Industria 4.0 identificati al momento dell'ottenimento del beneficio anche nei periodi successivi per evitare in caso di controllo dell'agenzia delle entrate, il rischio di revoca del beneficio e relativa sanzione amministrativa. O peggio, in caso di inadeguata autocertificazione, sanzioni penali rivolte al Legale Rappresentante.

Nasce quindi per le imprese l'esigenza della "Provabilità del rispetto dei requisiti industria 4.0 per futuri accertamenti”. Ad oggi non sono state definite modalità specifiche per tale adempimento, ma è consigliabile attestare annualmente il rispetto della Normativa mediante la verifica di un soggetto abilitato.


Perchè è importante mantenere i requisiti industria 4.0

La vera domanda tuttavia dovrebbe essere la seguente: il legislatore con Industria 4.0 cosa voleva ottenere?

Le molteplici risposte passano tutte attraverso una innovazione tecnologica della nostra industria. Passare cioè da un modello tradizionale ad un modello di raccolta dati e interconnessione che spinga i manager delle industrie a governare e fruire dei dati in modo funzionale e imprescindibile

Ecco quindi com molte aziende hanno giustamente goduto del beneficio introducendo tecnologia di controllo e raccolta dati per migliorare la gestione dei reparti produttivi e automatizzare lo sviluppo del lavoro

Purtroppo però sono molti i casi di incompatibilità o pressapochismo che alcune aziende hanno adottato nel cercare unicamente il beneficio economico/fiscale della normativa anzichè il beneficio reale di un tale impatto industriale (come voluto dal legislatore)

Molti fornitori e costruttori di macchine hanno utilizzato la leva commerciale dell'agevolazione per spingere le vendite dei loro impianti minimizzando o demandando ogni formalità a pochi semplici passaggi di perizia o peggio ad autocertificazione.

L'imprenditore infine potrebbe essere stato vittima di superficialità e in totale buona fede ritrovarsi oggi con un problema da affrontare in caso di verifica e controlli.


In cosa consiste il mantenere i requisiti industria 4.0

Quali sono gli elementi attestanti il mantenere i requisiti industria 4.0?

In seguito ai numerosi controlli svolti dagli organi di verifica, si è appreso come in molteplici casi la normativa sia stata recepita in modo asettico o incompleta.

  • Identificare i cambiamenti e le mutazioni intercorse dal momento di attestazione del bene 4.0 ad oggi, classificandole per ambito:
    • Modifiche strutturali del bene (aggiunta di moduli, di optional, …);
    • Modifiche nel layout e nel posizionamento del bene all'interno del processo produttivo;
    • Modifica dell'architettura informativa aziendale (aggiunta e eliminazione di soluzioni e applicazioni);
  • Documentare gli impatti di queste evoluzioni e cambiamenti sul bene 4.0;
  • Proporre un addendum alla relazione tecnica del bene 4.0 in modo da tracciare i cambiamenti intercorsi ed allineare la documentazione all'effettiva implementazione ed utilizzo del bene.


    Interconnessione

    inoltre per la voce di interconnessione, questa funzionalità deve essere certificata dall'azienda stessa o da un perito terzo abilitato per dichiarare l'attinenza a quanto previsto dalla Normativa vigente.

    È necessario produrre documentazione che attesti l'utilizzo delle informazioni provenienti da tali sorgenti dati e dimostrare la bontà del paradigma 4.0 come inteso dal legislatore. In sintesi la norma non è stata scritta per collegare macchinari alla rete dati ma per raccogliere e UTILIZZARE queste informazioni in modo costruttivo e migliorativo.



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