Sostenibilità: cosa è e come si declina per le PMI?

Cos’è la sostenibilità

La sostenibilità può essere definita in molti modi e può assumere, a seconda del contesto della narrazione e degli obiettivi dell’autore, diverse accezioni.

Si associa spesso la sostenibilità a questioni green, di ecologia, di eco-compatibilità di prodotti e di processi, di inquinamento e di gas ad effetto serra; talvolta, l’area impattata dalla sostenibilità afferisce alla sfera della quotidianità che include i rapporti sociali tra le persone e con le imprese e le istituzioni.

Sempre più spesso, la sostenibilità si declina in argomenti di estrazione finanziaria, per sottolineare la necessità che la cosiddetta transizione green ed ecologica (come prevista dal Green Deal Europeo e da Fit For 55) delle economie mondiali sia supportata da capitali e fonti di finanziamento private.

È evidente come la sostenibilità sia un elemento, una leva, una questione di vita e di sopravvivenza del genere umano non più rimandabile per i legislatori che, a loro volta, richiedono l’intervento e la partecipazione massiccia del privato, inteso sia come cittadino sia come organizzazione ed impresa.

I tre pilastri della sostenibilità: il modello 3P o Triple Bottom Line

La sostenibilità abbraccia quindi tutte le componenti della vita e del benessere dell’uomo: la società e le persone, l’ambiente e il pianeta, l’economia ed il profitto. In che modo queste tre sfere si relazionano tra di loro ed in che modo definiscono il concetto ed il paradigma della sostenibilità umana?

La sostenibilità si manifesta solo nel momento in cui si svolgono azioni ed attività che considerino contemporaneamente le persone coinvolte, le risorse del pianeta necessarie ed il profitto economico generato. Al venire meno di una di queste tre componenti, viene meno il concetto stesso di sostenibilità.

Non è quindi possibile definire una azione come sostenibile se non considera il benessere e la salvaguardia di tutte le persone coinvolte (direttamente ed indirettamente), oppure se non pone la giusta attenzione sugli impatti ambientali (per esempio sulla biodiversità) e sul consumo di risorse non rinnovabili, così come non valuti le ricadute economiche generate per le società.

Sostenibilità: la definizione

È possibile fornire quindi due definizioni di sostenibilità, che assommano tutti i principi sopra esposti:

• Definizione normativa / antropocentrica:
  Ogni attività umana deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future. (D.lgs 16 gennaio 2008, n. 4)
• Definizione ambientale / etica:
  Sostenibile è ciò che non consuma risorse limitate che non si rinnovano e non induce alterazioni che non si compensano e riparano nello stesso tempo in cui si generano (resilienza).

La sostenibilità tra presente e futuro

La ridefinizione del concetto di sostenibilità ha comportato negli ultimi anni anche una evoluzione delle leve gestionali e organizzative che le imprese possono cogliere per intraprendere un percorso sostenibile.

Da un approccio focalizzato sullo sviluppo di attività di business che non compromettono le risorse delle generazioni future, sino alla distribuzione consapevole di valore sociale, ambientale ed economico per la comunità nel suo complesso.

Soltanto con un approccio di tipo olistico ed integrato, che coinvolga al contempo tecnologie, metodologie, sistemi gestionali e logistici, nonché strumenti di coesione sociale e di promozione di consumi sostenibili, le aziende possono affrontare la questione sulla sostenibilità. Un esempio? La Blue Economy: rappresenta l’approccio all’utilizzo di fonti o materiali rinnovabili, non come sostituti delle necessità produttive, ma come parte sostenibile della crescita sociale ed economica.

La sostenibilità richiede un approccio fortemente strutturato ed articolato, guidato da competenze ampie e diversificate che includano ambiti di gestione dell’innovazione, tecnologia, governance e ambiente, che deve essere necessariamente programmato e gestito in un orizzonte di medio e lungo periodo.

Astenersi coloro che propongono un approccio sostenibile di breve periodo e focalizzato su una o poche aree aziendali. Quella non è la strada per la sostenibilità.

Questo articolo è la prima parte di una serie di quattro articoli, leggi gli altri articoli qui: "Sostenibilità e tecnologia: si parla di Industria 5.0", "CSRD: il nuovo standard per la sostenibilità" e "Progetto sostenibilità: finanziarlo con la finanza agevolata".

Massimo Zanardini

Consulente 4.0

La transizione digitale delle imprese passa attraverso numerosi step, da pianificare accuratamente dal punto di vista tecnologico, gestionale e formativo.

Accompagnare le imprese in questo percorso richiede capacità gestionali e finanziarie con cui gestire la selezione e l'introduzione di nuove tecnologie abilitanti e macchinari evoluti, nonché prevedere percorsi di formazione appositi con cui sviluppare le competenze necessarie al loro completo utilizzo.

Io mi occupo di questo: aiuto le imprese, di ogni settore e dimensione, a pianificare gli investimenti in tecnologie 4.0, allineare i processi aziendali a queste nuove soluzioni disponibili, supportare la crescita delle professionalità e ricercare fonti di finanziamento e supporto della spesa.