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Sostenibilità ed Obiettivi di sviluppo sostenibile in aziende


MDG: gli Obiettivi di sviluppo del Millennio

Nel 2000 i leader dei 189 paesi aderenti alle Nazioni Unite hanno concordato una visione per il nuovo millennio, definendo i MDG acronimo di “Obiettivi di sviluppo del millennioda realizzare entro il 2015, per porre fine alla povertà estrema in tutte le sue forme, favorendo l’accesso all’istruzione, al cibo, riducendo la mortalità infantile e le malattie nei paesi in via di sviluppo, promuovendo campagne contro la deforestazione, l’acidificazione degli oceani, la sicurezza alimentare, la salvaguardia ecosistemi marini.

L’agenzia delle Nazioni Unite dedicata, UNDP, ha sostenuto il perseguimento degli otto obiettivi preposti, e nonostante i progressi significativi compiuti con i MDG, le attività umane e sociali dei nostri tempi sempre più connesse e digitali, oltre ad essere legate ad una crescente consapevolezza sulle tematiche ambientali e ad un’idea di sostenibilità da perseguire per lasciare un pianeta migliore alle generazioni future, ha espresso la necessità per le Nazioni Unite di sviluppare nuove aree di azione fino al 2030, bilanciando e migliorando i tre pilastri di sviluppo quali 1) sostenibilità, 2) progresso sociale, 3) crescita economica e tutela ambientale, definendo i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile o SDG’s, per sradicare la povertà, protegge l’ambiente e rendere il mondo prospero, sano, inclusivo e sostenibile.


MDG: gli Obiettivi di sviluppo del millennio

Con le nostre aziende possiamo contribuire questa visione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, con impatti positivi e reali nella società e le economie in cui viviamo e lavoriamo, integrando una buona governance aziendale o ESG.

ESG, acronimo per Environmental, Social and Governance, è proteggere il pianeta per proteggere i tuoi investimenti aziendali, sostenere la crescita dell'economia in cui partecipiamo attivamente, con politiche di minor impatto ambientale, promuovendo il potenziale dei propri dipendenti e fornitori, con una gestione mirata a colmare le mancate risposte al cambiamento climatico, una sfida ineluttabile per il successo a lungo termine delle aziende del XXI secolo.

Un’azienda che riesce ad implementare e perseguire le dinamiche ESG avrà maggior consapevolezza ed energia positiva che parte dall’interno, un parametro importante che identifica la sua sostenibilità, che incrementa le opportunità di crescita verso altre aziende e la comunità in cui opera, aumentando il valore intrinseco dell’azienda stessa verso i suoi azionisti.


Sostenibilità: come possiamo definire la sostenibilità in azienda?

A partire da metà del secolo scorso, si è osservato un netto miglioramento delle condizioni di vita di tante persone nel mondo, risultante dall’ aumento di produzione e consumo di beni e servizi, permettendo lo sviluppo socioeconomico e tecnologico del nuovo millennio, che ha però sottovalutato gli impatti risultanti dalla generazione dei rifiuti da combustibili fossili, l’estrazione di metalli e dalla trasformazione materiali, contribuendo l’inquinamento del pianeta.

Abbiamo compiuto progressi considerevoli, ma adesso siamo ad affrontare sfide enormi come il cambiamento climatico, l'inquinamento, la ridotta disponibilità di acqua potabile, il crescente deterioramento e scarsità delle risorse alimentari, la corruzione, criminalità, le tensioni sociali, per citare alcuni fra i molteplici aspetti che non ci permettono di soddisfare i bisogni primari senza poter preservare il pianeta che viviamo.


Sostenibilità: come possiamo definire la sostenibilità?

Lo sviluppo sostenibile può essere quindi descritto come un viaggio da intraprendere per risolvere le più grandi sfide del nostro tempo, verso la creazione di una società in armonia con la natura. Dobbiamo cambiare direzione e traguardare il percorso di sostenibilità del futuro, un mondo dove la sostenibilità sociale ed ecologica definisca gli obiettivi da seguire, un cambiamento per contribuire benefici per la società, il business e l'umanità , creando comunità più forti a sostegno della natura e del nostro pianeta, con impegno e competenze per liberare le potenzialità necessarie per essere più efficienti, resilienti, innovativi e prosperi, cercando di porre rimedio ai problemi che abbiamo creato.

Un processo o stato naturale che può essere mantenuto a un certo livello indefinitamente definisce una caratteristica di sostenibilità.

Il termine sostenibilità è declinato in funzione del contesto cui si riferisce, in bioarchitettura ad esempio, coniuga il rispetto della vita umana e benessere psicofisico, privilegiando gli aspetti ecologici dei materiali, le risorse naturali, la salvaguardia dell’ambiente e risparmio energetico, quando si progettano e realizzano opere civili o industriali.

La sostenibilità ambientale ed economica, ovvero quella condizione di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri la possiamo raggiungere ad esempio osservando gli ecosistemi naturali: essi sono in costante mutamento e rinnovamento per autosostenersi e adattarsi all’ ambiente di cui fanno parte, non riuscendo a definire una condizione di equilibrio perfetto.

Volendo imitare nelle nostre aziende quanto viene fatto in natura, dobbiamo necessariamente intervenire sui fattori interni ed esterni che influenzano lo stato di equilibrio aziendale.


SDG: Sustainable Development Goals

L’agenda degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, o Sustainable Development Goals, abbreviato SDG’s, è il programma d’azione adottato dai Paesi membri delle Nazioni Unite, che identifica 17 obiettivi e 169 traguardi da raggiungere a livello globale entro il 2030, con la visione ed impegno di implementarli per la lotta dello stato di povertà, il contrasto al cambiamento climatico, la fame nel mondo, per citarne alcuni.


SDG: Sustainable Development Goals

Adottando gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG’s) le organizzazioni e le aziende scopriranno che i criteri SDG’s forniscono gli input sostanziali per affrontare le sfide future, un invito all'azione da parte di tutti i paesi - poveri, ricchi e con reddito medio - per promuovere la prosperità proteggendo il pianeta.

Mentre i SDG’s definiscono macro-azioni globali a livello Paese, il concetto di sostenibilità o sviluppo sostenibile da implementare nelle nostre aziende dovrà avere un maggior elemento di dettaglio, che in principio abbraccia tre macroaree di intervento quali la sostenibilità ambientale, sociale e di governo aziendale, aspetti collegati e di reciproca dipendenza, sostanziali per far emergere i valori da perseguire per attuare, nel nostro piccolo, i SDG’s.


ESG: Environmental, Social and Governance

Fra i valori che definiscono la sostenibilità ambientale, sociale e di governo, Environmental, Social and Governance, abbreviato ESG, possiamo elencare, in via non esaustiva, l’adozione dell’ economia circolare, la riduzione degli impatti ambientali, la valorizzazione e sviluppo delle risorse interne ed esterne, definire e tenere vivo in azienda un processo che stimoli la cultura della sostenibilità ad esempio attraverso l’approvvigionamento di beni e servizi da aziende che come noi esprimono valori di sostenibilità, creando una filiera che traguarda il valore economico degli sforzi messi in pista, l’accesso alle forme di finanziamento dedicate, le valutazioni economiche in funzione della sostenibilità, che misurata, genera un indice di sostenibilità, a pieno supporto del valore reputazionale aziendale fatto di dati oggettivi, l’ESG score appunto.


ESG: Environmental, Social and Governance

Viene da sé che l’adozione degli SDG’s ha innescato quindi un processo globale che inserisce il concetto di parametro ESG, ovvero misurare e pubblicizzare le performance economico-finanziaria con le responsabilità sociali ed ambientali, per offrire ai consumatori una maggior consapevolezza e trasparenza sui comportamenti sostenibili dell’azienda nei confronti dei SDG’s.


EU Legislation: l'aspetto legislativo della Sostenibilità

Adottando la normativa europea di riferimento, la direttiva 2014/95/UE, in Italia come in Europa, le grandi aziende di interesse pubblico, ovvero con oltre 500 addetti, devono fornire una dichiarazione non finanziaria, il bilancio di sostenibilità, che illustri come funziona l’azienda e che impatto essa produce nell’ambiente.

Nel bilancio di sostenibilità si vanno a pubblicare gli aspetti di rilevanza ambientale, sociale e di governo indicati poc’anzi: oltre al modello aziendale di gestione ed organizzazione delle attività dell’impresa, si indicano le risorse energetiche utilizzate per minimizzare le emissioni in atmosfera, la gestione sociale del personale e le misure introdotte per evitare discriminazioni, le pratiche contro la corruzione attiva e passiva, nonché le azioni future programmate per migliorare le attività di sostenibilità aziendale.

Il bilancio di sostenibilità (o dichiarazione non finanziaria) quindi è uno strumento regolato ed armonizzato, a disposizione di investitori e consumatori, che pubblicizza gli sforzi fatti dall’azienda circa gli obiettivi di sostenibilità.

Tuttavia, nell’ aprile 2021, la Commissione Europea ha adottato la proposta di adozione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in pratica emendando la normativa vigente rendendola più stringente dal 2023 per le grandi aziende quotate che soddisfano almeno 2 criteri su 3:

  • 250 dipendenti e / o
  • 40 milioni di euro di fatturato e / o
  • € 20 milioni di asset totali

Per le piccole e medie società quotate, sono al momento previsti ulteriori 3 anni per conformarsi (2026).

Oltre ad allargare la platea di aziende interessate, sono previste informazioni aggiuntive in merito a:

  • Concetto di doppia materialità: rischio di sostenibilità (incluso il cambiamento climatico) che influisce sull'azienda + impatto delle aziende sulla società e sull'ambiente
  • Processo per selezionare i temi materiali per gli stakeholder
  • Informazioni più lungimiranti, compresi obiettivi e progressi in merito
  • Divulgare informazioni relative agli intangibili (capitale sociale, umano e intellettuale)
  • Reporting in linea con il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) e il Regolamento UE sulla tassonomia



Step Forward: portare la sostenibilità in azienda tramite l'ESG

Ma adesso che abbiamo analizzato cos’è la sostenibilità, illustrato a grandi linee gli obiettivi di sostenibilità, la declinazione delle opportunità degli ESG e la necessità di redigere un rapporto di sostenibilità se si soddisfano determinati requisiti, come la misuriamo la sostenibilità?

Prima di analizzare quest’ aspetto vogliamo ricordare che le aziende a grande capitalizzazione o con ricavi consistenti sono a migliorarsi continuamente, ed implementano gli ESG’s a supporto della redazione del bilancio di sostenibilità.


Step forward: portare la sostenibilità in azienda tramite l'ESG

Le piccole e medie aziende che collaborano, o hanno l’opportunità di poter collaborare con queste aziende a maggior capitalizzazione, saranno inevitabilmente coinvolte nei prossimi anni, nel processo di implementare gli standard di sostenibilità, a prescindere o meno dalla quotazione in borsa.

Se consideriamo che dal giugno 2021 abbiamo circa 3000 giorni per centrare i SDG’s, prima di iniziare a correre, perché di tempo adesso ce né davvero poco, è necessario comprendere l’approccio e la pienezza che risulta dal vantaggio per un’azienda nell’ implementare gli ESG’s, partendo necessariamente dal bene primario e più prezioso: il capitale umano che la sostiene, un valore che non è espresso numericamente nel bilancio aziendale, ma che farà la differenza per centrare gli obiettivi.

Se l’approccio dell’imprenditore è quello di fare un nuovo form, scrivere due KPI perché è l’ennesimo balzello normativo imposto, siamo fuori strada, ed inevitabilmente l’azienda vedrà nel tempo drasticamente ridotte le potenzialità di valorizzazione interna ed esterna, perché anche se ti adegui senza lo spirito coerente con gli obiettivi, si noterà, oltre che dai numeri di bilancio, dalle performance ambientali, sociali e di governo.


Sostenibilità in azienda - Economia Circolare

Investire sulle persone, con formazione mirata e dedicata, liberare e far emergere le potenzialità presenti in azienda o integrarle con nuove, spostare il focus sulla sostenibilità vera, è il primo passo da compiere per apportare benefici nei bilanci aziendali. Per gli imprenditori che vogliono implementare gli standard, sono a disposizione diversi sistemi di rendicontazione di sostenibilità globale, i principali cinque enti sono GRI, CDP, Climate Disclosure Standards Board (CDSB), International Integrated Reporting Council (IIRC) e Sustainability Accounting Standards Board (SASB). Queste cinque organizzazioni globali di sostenibilità, ESG e di reporting integrato, certificano la trasparenza e la responsabilità degli impatti SDG’s delle aziende. Per evitare confusione o fornire una percezione non rispondente alla realtà circa le attività di rendicontazione previste fare, per le PMI , in funzione dell’azienda, le sue dimensioni e tipo attività, gli standard GRI sono il framework più seguito e di facile attuazione.



Roberto Di Tucci

Roberto Di Tucci

Capitano di Lungo Corso, Innovazione Sostenibile, Blue Economy.

Ho girato il globo terracqueo grazie ad una professionalità cresciuta e consolidata sul mare, sempre con un comune denominatore quali curiosità, innovazione, multiculturalità, continuo aggiornamento professionale interdisciplinare, con navigazione di lungo corso su navi petroliere trasportando petrolio greggio, suoi derivati e gas naturale. Aver lavorato nello shipping per circa 30 anni mi permette di poter contribuire una visione personale ed a tratti sognatrice delle potenzialità della Blue Economy, provare a trasferire queste esperienze in contesti diversi dal mare verso parte della società civile, aiutando a divulgare la consapevolezza e la necessità di dover aderire sempre più alle problematiche ambientali, in ogni ambito socioeconomico.

C.L.C. Roberto Di Tucci


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