Total Cost of Ownership (TCO), significa letteralmente “Costo totale di possesso” o “Costo totale di proprietà”, è una grandezza che misura tutti i costi associati all'acquisizione, al possesso e alla gestione di un determinato bene o di una risorsa, per l'intero periodo in cui viene utilizzato.
Si tratta di un concetto spesso utilizzato nell'ambito degli investimenti aziendali, soprattutto quando si sta valutando l'acquisto di un bene, come attrezzature, veicoli o componenti, e si sta eseguendo un confronto con le alternative a disposizione.
L'acquisto di un'attrezzatura, di una tecnologia o di una risorsa, non si conclude con la transazione economica iniziale. Al contrario, da questo momento partono una serie di costi che si manifesteranno lungo l'intero ciclo di vita del bene.
Il TCO (Total Cost of Ownership), non si limita a considerare il prezzo di acquisto iniziale di un determinato bene, ma tiene conto di tutti i costi associati al suo intero ciclo di vita. Il suo calcolo include infatti i costi diretti e costi indiretti. Verranno così individuati i costi nascosti dietro ad un investimento, consentendo ad un'impresa di prendere decisioni sostenibili e in ottica di medio lungo termine.
L'obiettivo dell'analisi del Total Cost of Ownership (TCO) è perciò quello di misurare tutti i costi reali legati all'impiego e utilizzo di un bene, andando al di là del semplice prezzo di acquisto del bene stesso. In questo modo, il Total Cost of Ownership (TCO) diventa utile per valutare l'impatto di spesa attuale e futura su un determinato arco temporale nell'acquisto di un nuovo strumento o macchinario sul business aziendale.
La sua analisi diventa perciò fondamentale anche quando vengono effettuate previsioni del ritorno sull'investimento (ROI) di un determinato bene.
Nonostante non esista una definizione univoca dei costi che vengono tenuti in considerazione, e nonostante questi possano variare in base al focus dell'analisi, l'analista di Gartner Mr. Bill Kirwin ha proposto questa definizione in merito al TCO (Total Cost of Ownership):
“Il TCO rappresenta i costi totali per acquisto, utilizzo, gestione e dismissione di un asset, lungo tutto il suo ciclo di vita.”
Proviamo allora a immaginare come vada calcolato e quali siano i vantaggi derivanti dalla sua analisi.
Il Total Cost of Ownership venne utilizzato per la prima volta da Gartner per la valutazione dei costi dell'infrastruttura IT. Successivamente, il modello di analisi derivante da TCO si è diffuso a livello globale, grazie anche allo sviluppo di nuove metodologie e nuovi strumenti di analisi.
Questo ha permesso di sfruttare i vantaggi di questo metodo in diversi contesti e settori industriali.
La metodologia del Total Cost of Ownership è infatti molto versatile e può essere utilizzato dalle aziende per effettuare stime su qualsiasi acquisto: dall'acquisto di un mezzo di trasporto, di un macchinario o un software per la produzione.
Uno degli errori più frequenti nel calcolo del TCO viene commesso quando viene utilizzato in 2 diverse aziende il medesimo modello di calcolo. Ciò è poco efficace, a causa dei molteplici fattori che entrano in gioco nel momento della valutazione dei costi.
È perciò imprescindibile sviluppare un proprio modello, che tenga conto delle caratteristiche e della struttura dei costi per quella e soltanto struttura organizzativa.
Un altro metodo utilizzato nella valutazione dei costi globali di un prodotto è il modello di analisi chiamato Life Cycle Costing. Questo modello prende in considerazione tutti i costi annessi al prodotto per la sua completa produzione. In questa analisi quindi i costi saranno quelli inerenti la materia prima, il costo impianti, costo manodopera, trasporti, energia e anche al suo definitivo smaltimento.
Si evince da questo modello come le 2 analisi siano ben diverse. Se il TCO può essere applicato all'analis di costo nell'assunzione di un bene per un determinato periodo nel LCC invece il presupposto è analizzare tutti i costi annessi alla vita di un prodotto dalla progettazione e produzione fino addirittura allo smaltimento
L'approccio LCC oggi è molto utilizzato ad esempio anche nell'aspetto di sostenibilità, proprio per dare risalto a tutti i costi produttivi e di smaltimento che spesso dal punto di vista dell'operatore non vengono presi in esame.
Nel TCO invece il punto di vista è meramente di convenienza. Quanto sarà l'impatto in termini economici della struttura nell'acquistare e mantenere per un lasso di tempo un determinato impianto o attrezzatura? Non si evidenziano i costi di produzione ne della materia prima. E lo smaltimento è meramente economico non di impatto ambientale.
Adottare una strategia che mira alla riduzione del Total Cost of Ownership (TCO) offre una serie di vantaggi significativi, soprattutto alle imprese che si trovano spesso a dover valutare decisioni sugli investimenti e la gestione delle risorse.
Ecco alcuni vantaggi che si possono ottenere da calcolo del TCO:
Questi vantaggi ci aiutano a comprendere che se ci limitassimo a prendere in considerazione il costo di acquisto, si potrebbe correre il rischio di acquisire un prodotto che potrebbe rivelarsi più costoso o oneroso nel medio lungo periodo.
Il calcolo e l'analisi del Total Cost of Ownership è perciò un'operazione fondamentale e può portare enormi benefici a qualsiasi impresa.
Il calcolo del TCO non prevede una formula universale, poiché la sua analisi dipende fortemente dal tipo di bene preso in analisi, dalle caratteristiche dell'azienda, dal settore e dal focus dell'analisi stessa.
Molte società di consulenza utilizzano dei modelli di calcolo predefiniti che permettono di effettuare previsioni di costo accurate e forniscono report facilmente comprensibili.
Solitamente il calcolo prevede due livelli, ovvero le categorie di costo e gli elementi di costo. Le categorie di costo sono elencate di seguito e la maggior parte degli elementi di costo appartiene ad una di queste categorie.
Nel 1993, Ellram e Siferd ipotizzarono 6 macro categorie di costo, descritte all'interno di “Purchasing: The Cornerstone of The Total Cost of Ownership Concept”:
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